Il User Research è una componente fondamentale nel processo di progettazione dell’esperienza utente assieme all’Interaction Design e l’UI Design.
È una metodologia che fornisce una comprensione approfondita dei bisogni, dei comportamenti e delle preferenze degli utenti, al fine di creare prodotti che siano intuitivi, utili e soddisfacenti.
In questo articolo vedremo insieme cosa è l’user research, quali sono le sue aree principali, gli stipendi e le opportunità di lavoro.
Cos’è l’User Research?
L’User Research è un approccio basato sull’osservazione, l’analisi e l’interpretazione del comportamento degli utenti durante l’interazione con un prodotto o servizio.
L’obiettivo principale è quello di acquisire conoscenze approfondite sugli utenti, comprese le loro esigenze, preferenze, abitudini e sfide, al fine di sviluppare soluzioni che siano funzionali e accattivanti per loro.
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Cos’è l’User Research: Analisi dei competitor
Un aspetto chiave dell’User Research è l’analisi dei competitor, che consiste nell’identificare e valutare i prodotti o servizi simili già presenti sul mercato.
Questa analisi aiuta a comprendere le best practice, identificare i punti di forza e di debolezza dei concorrenti e scoprire nuove opportunità per differenziarsi nel mercato.
L’analisi dei concorrenti (i competitor), o della competizione, serve ad identificare i tuoi concorrenti, che strategie adottano e quali valori offrono, i loro punti di forza e di debolezza in confronto ai tuoi e, infine, come e dove posizionare il tuo business nel settore.
I vantaggi dello studiare la concorrenza prima di preparare un piano d’azione sono numerosissimi.
Sarai in grado di imparare da un operato corretto, lasciando da parte le pratiche improduttive e aggiustando il tuo prodotto per riempire qualunque vuoto nel settore, trasformandolo in un’opzione migliore, più rapida e vantaggiosa per il tuo utente.
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Cos’è l’User Research: Interviste
Un’altra tecnica comune nell’User Research è l’utilizzo di interviste e questionari. Le interviste consentono di raccogliere informazioni dettagliate e approfondite sugli utenti, mentre i questionari offrono una visione più ampia e quantitativa.
Entrambe le tecniche sono utili per comprendere le preferenze degli utenti, i loro bisogni e i loro comportamenti.
Con le interviste, si introduce il metodo dell’osservazione ed interazione, visto in precedenza, con il coinvolgimento dell’utente.
Se i metodi di osservazione, visti precedentemente, implicano appunto l’osservazione dei tuoi utenti target in azione, quelli di coinvolgimento sono invece volti alla conversazione diretta con loro per capirli meglio.
Queste conversazioni possono essere non solo vere e proprie interviste, ma anche questionari per gli utenti, un forum online o una chat.
Il vantaggio di questo tipo di ricerca risiede nella sua semplicità organizzativa rispetto ad una ricerca osservazionale.
Un altro modo per trarre vantaggio dalle interviste, è intervistare gli stakeholder del progetto.
Svolgere le interviste con gli stakeholder del progetto ti consentono di ottenere una ricca fonte di informazioni di un’organizzazione.
Possono aiutarti a scoprire inconsistenze tra la strategia di un’azienda, lato business, ed i comportamenti o il processo decisionale quotidiano delle parti interessate.
Possono anche evidenziare questioni che meritano una considerazione speciale a causa della loro importanza strategica per un’azienda.
Soprattutto, queste interviste sono una delle forme di ricerca UX più semplici e meno tecnologiche che puoi condurre.
Anche le interviste agli stakeholder, come nelle interviste viste in precedenza, vanno fatte durante la fase di “discover“:
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Cos’è l’User Research: Questionari
Un questionario agli utenti è un metodo di raccogliere dati (spesso in modo remoto) su un campione statisticamente significativo della base di utenti, in modo che dai risultati ottenuti si possano prendere decisioni.
È composto da diverse domande, che solitamente hanno una risposta strutturata in grado di aiutarci a capire l’opinione degli utenti partecipanti su un argomento definito.
Questionari: perché farli?
- Per testare ipotesi su un campione statisticamente significativo;
- Per capire le preferenze degli utenti su aree soggettive (ad esempio “Preferisci il design A o quello B?”);
- Per capire meglio cosa gli utenti apprezzano o no di un prodotto o un’esperienza;
- Per capire quali sono le caratteristiche a cui gli utenti danno più importanza;
- Per raccogliere dati sugli utenti.
Questionari: quando farli?
Anche qui, come nelle tecniche precedenti sulle interviste, dovremmo effettuare questo passo mentre siamo ancora nella fase di scoperta del progetto – ossia quando stiamo esplorando per la prima volta l’area di un problema (vedi immagine precedente).
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Cos’è l’User Research: Mappe dell’empatia
Le mappe dell’empatia sono strumenti visivi utilizzati nell’User Research per rappresentare le emozioni, i bisogni, le preoccupazioni e le sfide degli utenti.
Queste mappe aiutano i designer a sviluppare una maggiore empatia nei confronti degli utenti e a creare soluzioni orientate alle loro esigenze.
Le mappe dell’empatia sono uno strumento formidabile per capire i tuoi utenti, organizzare la tua ricerca e mantenere una visione umana, più che tecnica, di un prodotto o un progetto.
Queste mappe ci permettono di capire e comunicare i problemi e la forma mentis dei nostri utenti in modo chiaro e facilmente digeribile.
Ci sono vari template che puoi adottare, che esplorano (anche se in modo diverso) le seguenti aree: Vista, Pensieri ed emozioni, Udito, Dire e fare, Rischi, Guadagni. Cerca di familiarizzare con il template della mappa dell’empatia qui sotto:
Perché creiamo mappe empatiche?
- Per ottenere una visione coesiva ed empatica dei nostri utenti;
- Per assicurare che la squadra del progetto abbia una forma mentis incentrata sull’essere umano;
- Per organizzare la nostra ricerca in modo coerente;
- Per agire in nome degli utenti durante il design (ad esempio, supponendo di conoscere i loro sentimenti, come si sentirebbe l’utente riguardo a questa decisione sul design?);
- Acquisire empatia con i nostri utenti;
- Capire le influenze più generali nella vita degli utenti.
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Cos’è l’User Research: Personas
I personas sono rappresentazioni ipotetiche di tipici utenti finali utilizzate nell’User Research per comprendere meglio le diverse caratteristiche e le esigenze degli utenti.
I Personas (userò la parola originale in inglese per descriverli) sono uno strumento che permette una migliore comprensione degli utenti.
Si creano attraverso la ricerca di pattern comportamentali nei dati che abbiamo raccolto durante la ricerca.
Ad ogni area del problema corrispondono varie tipologie comportamentali, prospettive o atteggiamenti delle persone.
Quando leggi un Personas, allo stesso modo in cui accade con una mappa empatica, dovresti sentirti come se “conoscessi” questa persona, come se fosse più che un semplice cumulo di dati.
Infatti, va sottolineato che i Personas non dovrebbero essere confusi con i “segmenti di utenza” o le cosiddette “demografiche” di cui forse hai sentito parlare nei circoli di marketing.
La differenza principale è che usiamo la ricerca per capire profondamente gli utenti creando empatia; i Personas che scaturiscono da queste informazioni sono governati quindi molto più profondamente dal comportamento piuttosto che da età, posizione geografica, condizioni finanziarie o altri modelli tradizionali.
Un Personas dovrebbe avere un nome e una foto, così da estendere ancora di più l’empatia.
In questo esempio di una nostra studentessa, il profilo Persona collegato alla mappa dell’empatia vista precedentemente:
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I Proto-Personas
Le proto-personas sono la versione “mini” delle personas tradizionali. La differenza principale sta nel fatto che per costruire i personas, spesso, hai bisogno di tantissimi dati ed informazioni sugli utenti, e questi dati li potrai avere soltanto dopo che il tuo prodotto è stato lanciato sul mercato.
Dunque i proto-personas sono delle bozze, per una fase di lancio del prodotto, che si costruiscono attraverso l’idea che ti sei fatto durante l’analisi dei competitor, durante le interviste con i potenziali utenti e con gli stakeholder (addetti alle vendite, al marketing, al prodotto ed al business in generale).
L’idea è quella di farli anche se hai pochi dati a disposizione e molte delle informazioni che inserisci sono soggettive.
Cos’è l’User Research: Customer journey
Questa è propabilmente la tecnica più importante che puoi imparare se vuoi diventare UX Designer e User researcher, racchiude un pò tutte le tecniche di user research e molta empatia con l’utente.
Il customer journey è un framework utilizzato per comprendere e mappare l’esperienza dell’utente durante l’interazione con un prodotto o servizio.
Questo framework aiuta a identificare i punti di contatto critici e gli opportuni interventi per migliorare l’esperienza complessiva dell’utente.
Una Customer journey map (o mappa di viaggio dell’utente) è un diagramma con cui mostriamo le fasi chiave del percorso del nostro utente, nonché il suo comportamento in ognuna di queste fasi mentre si muove verso il completamento del suo compito. La mappa mostra come si sentono, da cosa sono influenzati e quali canali utilizzano durante ogni fase del viaggio.
Se cerchi “customer journey maps” su Google, o meglio Pinterest, otterrai una miriade di esempi.
Molti sembreranno pezzi di design estremamente sofisticati. Il che va bene, ma ricorda che l’obiettivo di una mappa di viaggio del cliente è di comunicare con chiarezza.
Se puoi ottenere lo stesso risultato in bassa fedeltà, avrà lo stesso impatto del tocco super artistico.
Fino a dieci anni fa, nell’ambiente lavorativo la Customer journey map era considerata il prodotto finale “protagonista”, e ci si investivano un sacco di tempo e di energie.
Spesso, un progetto si fermava già in quella fase.
Oggigiorno, dato che ci stiamo spostando verso un modello di consegna più flessibile ed incentrato sul prodotto, la mappa di viaggio è diventata un importante primo gradino, ma non più il prodotto finale.
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Cos’è l’User Research: User stories ed MVP
Le user stories sono brevi descrizioni narrative degli obiettivi e dei desideri degli utenti.
Queste storie aiutano a identificare le funzionalità e le caratteristiche essenziali per soddisfare le esigenze degli utenti. Le user stories sono spesso utilizzate nel contesto dell’agile development per guidare lo sviluppo iterativo dei prodotti.
Nel mondo sportivo anglofono “MVP” sta per Most Valuable Player (giocatore più prezioso), ma in quello del business e del design definisce il Minimum Viable Product o, per l’appunto, il Prodotto minimo funzionante.
Comincia a farci l’orecchio, perché sentirai pronunciare quest’acronimo molto spesso una volta entrato nel settore.
Forse vi potrebbe sembrare strano che in User Research si faccia la definizione di user stories ed MVP, ma il ruolo del ricercatore è anche quello di dare soluzioni e pianificare una strategia assieme al resto del team di design.
Un MVP è una strategia usata per testare il mercato, in modo rapido e quantitativo, un prodotto o una sua caratteristica.
Come si intuisce dal nome, un Prodotto minimo funzionante è un prodotto che contiene le caratteristiche minime indispensabili per poter funzionare; tali caratteristiche dipenderanno dal prodotto stesso.
In un’app che tiene traccia dell’attività fisica e dei passi, ad esempio, caratteristiche implementabili in un’iterazione successiva potrebbero includere condivisione con amici, medaglie per il profilo, notificazioni push, riassunti settimanali o grafiche avanzate.
Un prodotto “funzionante” è già pronto ad essere presentato o anche lanciato per l’utenza clienti. Anche con solo una funzionalità (la principale) va bene.
In caso dovesse rivelarsi un fallimento o aver bisogno di grandi modifiche, non avrai sprecato energie.
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Cos’è l’User Research: Tecniche dei test
Un altro aspetto rilevante dell’User Research è l’utilizzo di tecniche di test, come i test di usabilità.
Questi test consentono di valutare l’usabilità di un prodotto o servizio, raccogliendo feedback diretti dagli utenti.
I test di usabilità possono essere condotti in laboratori appositamente attrezzati o in contesti reali, come gli ambienti domestici o di lavoro degli utenti.
La fase di testing è la nostra più grande opportunità di migliorare i nostri prodotti studiando come le persone rispondono e interagiscono con la nostra idea.
Il pensiero di ricevere feedback direttamente dagli utenti può incutere timore, eppure può anche essere la più grande fonte di potere.
A volte, le idee che credi abbiano più successo e più valore emotivo possono avere risultati di testing deludenti.
Questo può scoraggiare, ma al tempo stesso ti aiuta a rivedere l’idea con occhi nuovi e procedere ad una soluzione più semplice o innovativa.
Per l’evoluzione del processo di design un ascolto e un’osservazione attenti si riveleranno critici: notiamo quali componenti godono di una reazione positiva, e quali invece presentano difficoltà.
In questa opportunità, tuttavia, si nasconde un grande pericolo: la voce degli utenti è estremamente potente, per cui quando riceviamo (buoni o cattivi) commenti li prendiamo immediatamente a cuore.
Dobbiamo evitare di reagire alle nostre stesse reazioni emotive alle critiche o alle approvazioni: non stiamo semplicemente cercando di capire se all’utente “piace” la nostra idea o soluzione, ma vogliamo piuttosto scoprire se riescono ad avere successo nel loro intento.
Il “cosa” e il “perché” sono gli aspetti di cui dobbiamo rimanere il più consapevoli possibili durante questo processo, senza farci fuorviare dalla reazione iniziale e soggettiva dell’utente alla nostra idea.
Più riusciamo a immergere gli utenti in una storia, dando loro contesto, più saranno coinvolti e più qualificato e specifico sarà il loro feedback.
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L’User Research nel mercato del lavoro nel 2024
L’importanza dell’User Research nel processo di progettazione dell’esperienza utente è in costante crescita e si prevede un aumento significativo della domanda di professionisti specializzati in questo campo nel 2024.
Le aziende stanno sempre più riconoscendo il valore dell’User Research nel migliorare la soddisfazione degli utenti e incrementare le vendite dei loro prodotti o servizi.
In termini di stipendio, i professionisti dell’User Research sono considerati altamente ricercati e ben retribuiti.
Secondo alcune ricerche di mercato, il salario medio di un ricercatore UX/UI nell’User Research può variare da 40.000 a 70.000 euro all’anno, a seconda dell’esperienza e delle competenze. Abbiamo fatto un articolo sugli stipendi delle varie aree dell’UX design.
Domande frequenti sull’User Research
1. Cos’è l’User Research?
L’User Research è una metodologia di ricerca che mira a comprendere gli utenti, le loro esigenze, preferenze e comportamenti al fine di creare prodotti e servizi più efficaci ed efficienti.
2. Quali sono le tecniche comuni utilizzate nell’User Research?
Alcune delle tecniche comuni utilizzate nell’User Research includono analisi dei competitor, interviste, questionari, mappe dell’empatia, personas, customer journey e user stories.
3. Qual è l’importanza dell’User Research nel processo di progettazione dell’esperienza utente?
L’User Research è fondamentale nel processo di progettazione dell’esperienza utente perché fornisce una comprensione approfondita degli utenti, permettendo ai designer di creare soluzioni che siano intuitive, utili e soddisfacenti per gli utenti.
4. Quali sono le opportunità di lavoro per i professionisti dell’User Research nel 2024?
Le opportunità di lavoro per i professionisti dell’User Research sono in aumento nel 2024, poiché sempre più aziende riconoscono l’importanza di comprendere gli utenti per creare prodotti e servizi di successo.
5. Qual è lo stipendio medio di un professionista dell’User Research?
Lo stipendio medio di un professionista dell’User Research può variare da 40.000 a 70.000 euro all’anno, a seconda dell’esperienza e delle competenze.
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User Research: Conclusioni
L’User Research svolge un ruolo fondamentale nell’UX Design e nella progettazione di prodotti e servizi che siano veramente centrati sulle esigenze degli utenti.
Le tecniche e gli strumenti dell’User Research consentono di acquisire una conoscenza dettagliata degli utenti, consentendo ai designer di creare soluzioni che siano funzionali, intuitive e gratificanti. Nel 2024, ci si aspetta un aumento della domanda di professionisti specializzati in User Research, con stipendi competitivi e molte opportunità di lavoro.
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