Gli unmoderated testing rientrano nella più ampia categoria degli usability test, ovvero quella fase del processi di UX Research in cui, attraverso specifiche metodologie e strumenti, si  testano il design e le funzionalità dell’interfaccia digitale.

Le osservazioni e i feedback raccolti sulle interazioni degli utenti serviranno per apportare miglioramenti e correggere eventuali problemi e criticità a favore di una migliore user experience. 

In questo articolo, vedremo nel dettaglio cosa s’intende per unmoderated test e quali sono i principali tool per ottenere le giuste informazioni rispetto al progetto da testare.

 

Unmoderated testing: Cosa è e come si fa?

I test di usabilità si dividono in due principali categorie:

  • Moderated: si tratta di test che coinvolgono almeno un utente e un intervistatore, che darà le indicazioni sulle azioni da compiere e fornirà di volta in volta istruzioni.
  • Unmoderated: il test viene svolto in autonomia dall’utente, spesso tramite l’utilizzo di piattaforme specifiche.

Tra i principali vantaggi dell’unmoderated test spiccano senz’altro la velocità di esecuzione e la possibilità di svolgere un determinato numero di test su un campione di utenti più ampio, anche contemporaneamente. 

Tra i limiti, è giusto notare che non sarà possibile fornire ulteriori spiegazioni ai partecipanti al test, con il rischio di fraintendimenti o esecuzioni parziali. 

unmoderated testing

Dal punto di vista dell’utente, l’esecuzione del test in autonomia richiede generalmente meno impegno, con un minor investimento in attenzione e considerazione dei dettagli. Allo stesso tempo, però, il test di utilizzo risulterà più naturale e meno “guidato”, così che l’interazione con le varie componenti da testare risulti più spontanea. 

Per questo motivo è preferibile utilizzare l’unmoderated test su prototipi prossimi alla finalizzazione, così da dover lasciare poco spazio all’immaginazione rispetto a elementi mancanti o ancora in fase di sviluppo.

 

Come impostare un unmoderated testing

Sebbene per gli unmoderated test ci si avvalga di software più o meno sofisticati, un’esecuzione efficace richiede la giusta preparazione.

Per semplificare, si può dividere il processo in sei passaggi fondamentali:

  • Definizione degli obiettivi

Occorre comprendere a monte che tipo di informazioni vogliamo raccogliere.

  • Selezione del software 

Sulla base degli obiettivi, si andrà a scegliere lo strumento più idoneo. In particolare, è bene sapere fin da subito se sia necessaria un’analisi quantitativa, piuttosto che qualitativa.

  • Definizione delle task

Scrivere in un documento le richieste e le domande da condividere con i partecipanti, nella forma più chiara possibile e che non lasci spazio a fraintendimenti.

  • Test pilota

Eseguire un test pilota con pochi partecipanti per verificare che obiettivi e task siano compresi e che il software funzioni secondo le aspettative.

  • Ingaggio

Svolgere un’attività di recruitment dei partecipanti al test. In questa fase puoi decidere, ad esempio, se dividere i tester in gruppi in base alle caratteristiche e differenziare di conseguenza il test. 

Se si tratta di un progetto che coinvolge persone da diversi paesi nel mondo, occorre verificare che il tool scelto sia disponibile in diverse lingue.

  • Analisi dei risultati

In base al tipo di test, occorre definire in anticipo le metriche da analizzare e un metodo efficace per sintetizzare e ordinare le informazioni raccolte.

unmoderated testing

Come scegliere il tipo di unmoderated testing da svolgere

Gli unmoderated testing si dividono in due grandi categorie: test qualitativi e test quantitativi.

Generalmente, i primi prevedono la registrazione video del test del partecipante per analizzare il comportamento dell’utente. Il test qualitativo permette di individuare, ad esempio, problemi inattesi oppure per capire come risolvere una criticità già individuata.

Questo tipo di test è molto interessante, ma la fase di analisi è lunga e di non sempre di facile sintesi.

I test quantitativi raccolgono invece dati puntuali, definiti in base a delle metriche precise. Ad esempio quanto tempo è stato necessario per eseguire determinate azioni, oppure il grado di difficoltà percepito nello svolgere la task. L’aspetto negativo di questo tipo di test è che l’analisi rischia di non rivelare le cause di un problema.

Per questo motivo è bene capire a monte quali sono gli obiettivi del test, così da individuare la metodologia più corretta e il tool che risponde meglio alle nostre esigenze.

unmoderated testing

 

I tool per eseguire unmoderated testing qualitativi

dscout

dscout è uno strumento flessibile per organizzare videointerviste su un gruppo di end-users. La piattaforma consente di progettare l’intervista, ingaggiare i partecipanti all’interno del database, osservare in tempo reale le risposte e chiedere ai partecipanti di svolgere delle “missioni” specifiche. Infine è possibile analizzare i risultati.

Lookback

In modo simile, Lookback consente di eseguire live testing di prototipi di siti o applicazioni, con la possibilità di assegnare specifiche task da portare a termine. 

L’offerta prevede una prova gratuita di 14 giorni.

Userbrain

Userbrain è un altro utile strumento per condurre unmoderated test di tipo qualitativo su un campione di utenti. La caratteristica interessante è che è possibile testare prototipi anche in fase embrionale, inclusi i progetti creati con Adobe, Figma e Sketch.

UserBob

Anche UserBob è uno strumento per testare e registrare gli utenti mentre navigano il sito o l’app e svolgono le task assegnate. Una feature da tenere presente per gli UX Designer è la possibilità di “ripulire” i video da marchi e nomi, per includerli nella propria comunicazione dei servizi offerti.

 

I tool per eseguire unmoderated testing quantitativi

Koncept

L’applicazione Koncept consente sia di creare prototipi UX, sia eseguire test di usabilità, ed è indicato, in particolare, per i progetti ancora nella fase iniziale di progettazione. La Dashboard analytics restituisce un ampio ventaglio di informazioni e dati su come i partecipanti hanno interagito con il prototipo, incluse le mappe di calore.

Maze

Maze è un altra piattaforma per eseguire unmoderated test da remoto. Oltre ad assegnare task, è possibile condurre delle survey. Lo strumento crea in automatico un report con dati quantitativi che includono, ad esempio, mappe di calore e clic errati.

 

I tool per eseguire unmoderated testing quantitativi e qualitativi

Usertesting

Usertesting si definisce una piattaforma per recepire insight “umani” e per comprendere meglio gli utenti, attraverso un processo di testing empatico. I dati raccolti possono essere sia di tipo quantitativo, che qualitativo.

Userlytics

Userlytics è uno strumento per eseguire sia moderated che unmoderated test, con ampie possibilità di personalizzazione del test in base alle proprie necessità. Tra le numerose funzionalità, sono disponibili anche modelli per condurre Card sorting e Tree test.

Try my UI

Try my UI è una suite completa per condurre moderated e unmoderated test di siti, app, wireframe e prototipi. È possibile eseguire test di usabilità con task assegnate, proporre survey o eseguire test per valutare la “first impression” del sito. I report automatici registrano sia i dati qualitativi che quantitativi ed è possibile scaricare i video.

Userfeel

Userfeel è un tool di testing progettato pensando ai professionisti della UX Research. L’utilizzo prevede un costo fisso per tester, con la possibilità di selezionare i partecipanti tramite filtri preimpostati, oppure facendo una domanda diretta al candidato. All’interno dei report, lo strumento restituisce in automatico una selezione di video che mostra le principali criticità.

Userzoom

Per le aziende che hanno bisogno di condurre test di usabilità, Userzoom è uno strumento per ottenere una panoramica di cosa pensano gli utenti, per tracciare il loro comportamento e misurare il livello di esperienza durante l’utilizzo del progetto da testare. Una feature interessante è la possibilità di fare un benchmark di usabilità rispetto ai propri competitor.

Loop11

Loop11 è una piattaforma per eseguire numerosi tipi di test di usabilità, tra cui: Competitive Benchmarking, A / B Testing, Accessibility Testing, Search Engine Findability Studies, Mobile & Tablet Testing, User Testing, True Intent Studies, Information Architecture Testing. È disponibile una prova gratuita di 14 giorni.

Playbook UX

Playbook UX è a sua volta una piattaforma per condurre moderated e unmoderated test. Simile agli altri strumenti, permette di proporre task, domande aperte, e di misurare il comportamento degli utenti grazie alla registrazione delle sessioni. Ci sono diverse possibilità di personalizzazione dei report e alla fine di ogni sessione viene condotta un’analisi automatica rispetto al sentiment e alle keywords più ricorrenti.

 

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